TERRINCA            IL PAESE PIU' ANTICO DELLA VERSILIA    ----  dal 766         al 2012  ---   1246  ANNI   DI    STORIA
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cartello Gesù Morto 2018





 

 copertina libro poste

 

Genesi di una pubblicazione

Dopo circa venti anni di ricerche storiche, condotte con mio padre, sulle origini della nostra famiglia attraverso i cognomi, le foto, documenti, dati anagrafici rinvenuti negli archivi di chiese e comuni, mi ero fermato per un attimo di riflessione e di riordino delle idee.

Ne avevo sicuramente bisogno se pensiamo che dopo tutto questo tempo avevo raccolto qualcosa come 3.200 foto e oltre 500 documenti.

Tutto questo poi minuziosamente rilegato ed sottoelencato affinché niente di tutto ciò fosse lasciato al caso, bensì avesse la sua giusta identità, personaggi delle foto compresi.

Il tutto, per mia scelta, rigorosamente scritto a mano.

A distanza di qualche mese dal termine di questo lavoro mi è capitato fra le mani un vecchio quaderno dove avevo appuntato alcune cose di mia nonna Plava Chiarini e dei miei bisnonni Angelo Chiarini, Giulia Fossi.

Si trattava di appunti riguardanti la loro attività nell’ufficio postale di Terrinca, del quale erano stati i rispettivi direttori.

L’intento era quello di riprendere un così particolare argomento, per me e per la mia famiglia, alla fine della ricerca medesima.

Mi è subito riaffiorato alla mente il presunto periodo di apertura dell’ufficio postale di Terrinca: gennaio 1913.

Considerando che il ritrovamento di questo quaderno è avvenuto nel settembre 2012, ho percepito l'importanza di riprendere immediatamente le mie ricerche.

Mi ricordavo che un vecchio ispettore delle Poste, in tempi non remoti, mi aveva accennato che parte dell’Archivio delle Poste di Lucca era stato trasferito a quello di Stato (Lucca), almeno fino agli anni ’70.

Ho voluto accertarmi di questo telefonando alla Direzione provinciale, la quale mi ha dato conferma.

Di lì a poco ho iniziato questa importante ricerca al suddetto Archivio; anche perché se la data gennaio 1913 si fosse rivelata vera, non c’era molto tempo per poter eventualmente organizzare i festeggiamenti del centenario.

In detto Archivio ho trovato quasi tutto ciò che speravo: dal fascicolo dell’istituzione dell’ufficio postale (1909-1913), alle cartelle del personale come quelle del bisnonno Angelo (primo Direttore), a quella della bisnonna Giulia (seconda Direttrice), a quella della nonna Plava, nonché documenti del periodo Regio, fascista, bellico e post-bellico.

Da qui ho avuto la conferma della data di apertura dell’ufficio, 1° gennaio 1913.

Non è stato un lavoro semplice; ho dovuto scartabellare più di ottanta faldoni, ognuno dei quali conteneva dalle 5 alle 7 cartelle riguardanti personale in pensione, concorsi, direttive e miscellanee.

Quest’ultima è stata la parte più difficile. Ho infatti dovuto consultare qualcosa come 1.400 documenti di miscellanea.

Un lavoro di alcuni mesi. Però ne è valsa la pena, tanto che tutto questo mi ha invogliato a fare un qualcosa che non rimanesse soltanto a me o alla mia famiglia, ma all’intera comunità di Terrinca e al comprensorio versiliese.

Ho allora contattato immediatamente il Presidente del “Circolo Le Tanacce”, Giuseppe Rossi, il Presidente della Misericordia, Paolo Bazzichi e i vari consiglieri e collaboratori per proporre loro di festeggiare nel modo migliore questo importante evento.

Dopo alcune riunioni, capita l'importanza dell’evento, ci siamo accordati sulla data dei festeggiamenti: 2 giugno 2013.

Ho proposto quello che secondo me sarebbe stato importante fare: conferenza con proiezioni, una mostra fotografica, una mostra di documenti e cimeli P.T., assegnazione riconoscimenti.

Inoltre, attraverso alcuni miei dirigenti di Poste Italiane mi sono immediatamente attivato per poter ottenere un annullo filatelico.

Annullo filatelico che, per una piccola frazione come la nostra, ha una grossa valenza, sia storica che culturale, di richiamo, ma soprattutto di immagine.

Dalla sera dell’ultima riunione viaggiamo sulle ali dell’entusiasmo. Siamo tutti orgogliosi di portare a conclusione questo nostro importante progetto. Ed è anche per questo che mi è venuta la voglia e l’idea di scrivere questo libro-documento.

E’ con forte orgoglio che faccio tutto questo per la mia famiglia e per il paese tutto.

Basti pensare che già il mio trisnonno Vito Chiarini, padre di Angelo, era un regio impiegato delle Poste di Pietrasanta; capirete quindi che con me, ad oggi, abbiamo superato abbondantemente ed ininterrottamente i 133 anni circa di appartenenza a Poste Italiane.

Spero tanto che tali importanti festeggiamenti, con tanto di annullo filatelico, accompagnati da questo importante documento che raccoglie un secolo della nostra storia, possano essere di esempio e di sprone alle future generazioni.

Le nostre piccole comunità, per potersi riconoscere e continuare nella propria identità, hanno bisogno anche e soprattutto di ricordare il proprio passato.

Roberto Bazzichi

MACCHINA FOTOGRAFICA
FOTO

timbro poste 

 

alla scoperta delle incisioni

Immersi nella Natura alla scoperta delle Incisioni Rupestri delle Alpi Apuane.

 Incidere la roccia è gesto antichissimo e comune a tutte le civiltà. I banchi di roccia protesi sulle valli, le superfici delle pietre levigate da antichi ghiacciai, i massi isolati di aspetto suggestivo, tutti quei luoghi dove le montagne incutono rispetto, hanno sempre particolarmente attratto gli uomini che da lì sono passati o lì sono vissuti. Molti hanno voluto segnare quel luogo forse a dichiararne la sacralità, o per offerte al Dio della montagna, o forse per una sorta di affermazione dell’ io.

Sulle Alpi Apuane è presente una vasta tipologia di Simboli spesso primordiali, legati al culto del Sole, della fertilità, al ciclo della vita, molti massi Coppellati a volte Cristianizzati con Croci incise. Ma soprattutto è presente in maniera notevole il Simbolo del Pennato, riferibile al culto del Dio Silvano, protettore dei boschi, delle cave e della povera gente; proprio per queste particolari incisioni le Apuane si caratterizzano in maniera assolutamente unica, una tradizione che si perde nella notte dei tempi, che va a toccare il popolo dei Liguri Apuani fino ad arrivare ad epoca recente.

  Vi proponiamo percorsi che toccano i luoghi dove la Natura incontaminata e selvaggia, ancora oggi come per i nostri avi, ci cattura i sensi, facendoci rivivere le stesse sensazioni di un tempo. Si vedranno le rocce incise, dove l’ uomo primitivo chiedeva, attraverso la simbologia, una vita migliore, gli stessi luoghi dove oggi l’uomo moderno distratto da una civiltà del consumismo, potrà riavvicinarsi alla natura in maniera più armonica.

 Durante l’uscita visiteremo il circolo delle Tanacce (centro studi delle incisioni rupestri Apuane ) dove verrà illustrata la tipologia dei Simboli Apuani incisi su roccia, e dove si daranno le indicazioni necessarie per una corretta fruizione dei siti dove si trovano le incisioni.

 

Percorsi:

 Cammino delle incisioni rupestri di Terrinca

Affascinante aspetto di uno dei più bei massi incisi dell’Alta Versilia.

Difficoltà: sent. alla portata di tutti   (E)

Dislivello: 90m

Durata complessiva: tre ore compreso illustrazione al Centro Studi  di Terrinca. 

 Cammino del Giardino: Traversata Basati – Terrinca.

Su antiche mulattiere immerse nelle selve, il nostro tempo sarà scandito dall’incontro con le incisioni, che hanno accompagnato in epoche remote la fatica, i sogni e le speranze degli uomini Apuani.  

Difficoltà: percorso adatto a chi ha già pratica di escursionismo.   (EE)

Dislivello: 290m

Durata complessiva: sei ore compreso illustrazione al circolo.    

 

 




Padre Daniele in Campanice 

E’ deceduto Padre Daniele Santini da Terrinca.

Dell’Ordine Francescano Minore Cappuccino, al battesimo lo chiamarono Luigi, figlio di Daniele e di Maria Paiotti.  Nato il 17 febbraio del 1930, indossò l’abito religioso il 13.09.1947 – Emise la professione solenne il 14.09.1952 – Venne ordinato sacerdote il 17.03.1956 – Celebrò a Terrinca la prima messa il 15.04.1956.  Nell’Ordine ha ricoperto le cariche di Segretario, Insegnante, Vice Direttore, Discreto, Vicario, Guardiano. Dati tratti da “I FRATI DI TERRINCA” di Marino Bazzichi. I funerali si svolgeranno domani, domenica 24, alle ore 3,30 a Vittoria Apuana. La salma sarà poi trasportata a Terrinca per la sepoltura.  Stamani  ho iniziato la mia giornata con questa tristissima notizia. Dei tanti frati nati a Terrinca ne rimangono ormai pochissimi ed istintivamente siamo molto affezionati a questi simboli viventi della nostra terra. I ricordi che mi legano a Padre Daniele sono molti, già da bambino lo vedevo arrivare al paese, abitava a pochi metri da casa mia, e serbavo per quell’omone con la barba ed il saio un innato senso di rispetto. Poi, ai tempi del collegio, lo conobbi nel ruolo di Padre Guardiano ed Economo, sempre attivo e vitale, attento ai bisogni di tutti, disponibile e garbato seppure sempre con la battuta pronta e una gran voglia di scherzare.  Con noi ragazzi aveva un rapporto molto speciale, si sforzava infatti di apparire severo ma tutti avevamo capito ormai la sue indole buona ed eravamo sempre pronti ad approfittarne.  Al momento dello studio, nell’aula magna, non riusciva a mantenere l’ordine, seppure ci minacciasse con una bacchetta , continuavamo imperterriti a schiamazzare quasi ignorando la sua  presenza, spesso doveva abbandonare l’impresa e ricorrere alla presenza di altri frati dei quali avevamo maggior timore. Non sentiremo più la sua splendida voce, tonante e fresca, la sua risata trascinate, le sue battute. “O terrinchese!!!”, queste le parole con le quali salutava i paesani. Da anni si recava in Campanice, alpeggio di Terrinca,  per celebrare la messa nella ricorrenza del patrono S. Giovanni.  Il Padre ha voluto chiamarlo a se proprio oggi, domani avrebbe dovuto recarsi proprio lassù per la festa annuale, nei  luoghi che lo hanno visto bambino.  Invece lo accompagneremo al Camposanto, nella sua amata Terrinca.

Baldino Stagi- addì 23. 6.2012

tomba di S.Colombano a Bobbio. 

Meeting internazionale delle Comunità di San Colombano -

XV Columban's Day 2012

Il 3 luglio 2011 a Santa Giuletta (PV), in occasione del Columban's Day 2011, il comitato organizzativo del Meeting ha scelto Milano e la Basilica di San Marco come sede del prossimo Meeting internazionale delle Comunità di San Colombano - XV Columban's Day 2012. La manifestazione è organizzata dal Comitato Colombaniano di San Colombano al Lambro (MI), di concerto con le altre comunità colombaniane italiane ed europee. Il Meeting si svolge annualmente in una città legata al santo monaco missionario ed abate irlandese San Colombano, sia in Italia che in Europa, dove viene portato il busto argenteo contenente la reliquia del teschio del santo proveniente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) dove è sepolto il santo, e si celebrano diverse cerimonie solenni. A questa si accompagnano eventi in ricordo della vita del santo e della sua opera. La scelta ricorre nel 14º centenario dell'arrivo di Colombano a Milano presso la corte di re dei longobardi Agilulfo e della regina Teodolinda nel 612. Il Columban's Day 2012 si terrà domenica 1 luglio, sarà presiduto dal Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza-Bobbio e Mons. Giuseppe Merisi, Vescovo di Lodi

testa s.colombano

immagini del Meeting 

 

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