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MONTE CORCHIA 1677 m
Montagna
piuttosto uniforme se vista dalla Foce di Mosceta, acquista una
certa imponenza a occidente e a mezzogiorno, dove cade con
lunghe bastionate rocciose, convergenti ai già descritti
Torrioni del Passo di Croce. Ai piedi del boscoso versante
settentrionale si stendono i prati di Puntato
.
La
vetta è duplice, con un'Antecima O (1630 m) distante 500 m
dalla cima principale.
Nei
suoi fianchi si aprono numerose grotte interessantissime, quali
la Tana dei Gracchi, la Tana dell'Omo Selvatico presso la Foce
di Mosceta, la Buca del Cane, nonché il famoso Antro del
Corchia o Buca di Eolo.
Un'altra
cavità a pozzo si trova sul versante E appena sotto la vetta.
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a) Canali Ovest-sud-ovest.
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- Tra
il 2° e il 3° e tra questo e il 4° Torrione del Passo di
Croce sono intagliati due erti canali.
- Dal
PASSO Dl CROCE si risale il crinale erboso (incrociando la
marmifera che si dirige al versante meridionale) verso la
base del 2° Torrione, il più alto e slanciato, donde una
cengia erbosa ascende verso destra a contornare il 3°
Torrione.
- Al
di là si imbocca il pittoresco Canale del Pirosetto (F.
Bertucci, E. Becker, A. Cardano e C. Picasso, 1909), di
percorso facile, piacevole soprattutto in inverno, che porta
ai pendii sovrastanti le pareti e all'Antecima O. Per la
larga cresta sommitale si prosegue verso la vetta. Ore 1.30.
- Il
canale tra 2° e 3° Torrione, parallelo e a sinistra del
precedente, è più stretto e ripido ed è sbarrato a metà
da un gran tetto, che si evita a destra per diedro (IV).
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- 130b)
Versante Ovest.
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- Questa
caratteristica fascia rocciosa a strati orizzontali, alta
fino a 200 e più metri, inizia dall'avancorpo costituito
dai Torrioni del Passo di Croce e si prolunga a sostenere l'Antecima
O e la sua cresta N, poi gira brevemente a N terminando
sopra il passo di Fociomboli. La incidono vari canali di
risalita non difficile, il cui interesse è soprattutto
invernale. Vi sono state inoltre tracciate numerose vie di
arrampicata, non tutte ben identificabili dalle relazioni
dei primi o presunti primi salitori. Ne accenniamo pertanto
sulla base di una descrizione morfologica, a partire dai
Torrioni procedendo verso N. L'accesso é dalla strada dal
Passo di Croce a Fociomboli, che corre lungo tutta la base .
- Il
1° Torrione è separato dal versante O vero e proprio da un
canale che sbuca tra i Torrioni e l'Antecima O: G.
Fiorentini e L. Funk, 1938 ; F. Pollastrini, P. Pergola e L.
Carrara, gennaio 1968.
- Sulla
faccia triangolare corrispondente all' Antecima O si svolge
una via di G. Buonaccorsi e S. Funk (1977), che inizia a
destra e a metà altezza traversa sotto una fascia di tetti
(IV+, passaggi di A1); dislivello 250 m.
- Più
a sinistra salirono probabilmente M. Pierallini e P. Lumini
nel 1959, cioè in prossimità di un lungo spigolo obliquo
diretto all'antecima, che delimita a sinistra la faccia
suddetta; è per questo spigolo che probabilmente si svolge
una via “ costolone centrale del versante O” di
G. Dolfi, G. Ridi e M. Rontani del 1961.
- Sulla
sinistra dello spigolo è inciso un lungo canale pure
diretto all'Antecima O, incassato nel basso, poi aperto,
dislivello 400 m: la probabile asc. inv. P. Melucci, P. e U.
Lorenzi, gennaio 1960; A. Nerli e V. Sarperi, 12 marzo 1961.
- Appena
oltre si incontrano due canali divergenti a Y, facili, al
cui inizio si scorge lo stretto ingresso di una grotta. Poi
un tratto piuttosto rotto termina con un pilastro, dove il
versante gira orientandosi a N (in corrispondenza della
Maestà sulla carrozzabile).
- La
breve faccia che guarda Fociomboli è costituita da tre
pilastri adagiati, separati da due canali di sfasciumi.
- Sul
pilastro angolare, via di L. Funk e F. Furrer, 1941 e, più
a sinistra, vie di L. Benincasi e C. (V) e di M. Verin e G.
Campolmi (V), 1965. Il pilastro centrale è largo,
triangolare: circa al centro, via di G. Dolfi, A. Bafile, P.
Magrini e M. Mas", 1963 (III e IV); sui due spigoli
destro e sinistro del pilastro, vie di E. Checcucci, P.
Lattanzi, C. Malcapi e C. Marinelli, 1973 (II e III). Sul
più piccolo pilastro occidentale, situato proprio sopra
Fociomboli, relazione di F. Arata e L. Botti, 1941 (II).
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c) Cresta Nord dell'Antecima
Ovest.
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- Da
FOCIOMBOLI 1270 m si può vincere la sovrastante bastionata
rocciosa, ma è più facile aggirarla brevemente a sinistra
e salire, per pendio di sfasciumi orientato a NE, alle
successive sommità dei pilastri di Fociomboli (v. 130b) e
alla q. 1461. Dopo breve discesa, si percorre tutto il sommo
della cresta, facile, fino all'Antecima O e per la larga
cresta sommitale si prosegue fino alla vetta. Ore 1.45.
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d) versante Nord.
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- In
parte boscoso e senza interesse tranne che in inverno, per
il breve erto pendio ghiacciato sommitale (W. Batic, V.
Corsi e G. De Carlo, 8 marzo 1953. Nella parte alta sono
intagliate alcune cave. In basso corre il sent. collegante
la Foce di Mosceta con Fociomboli, passando da Puntato
(v. 132d) e un altro raccordo si snoda c. 200 m più in alto
(v. 132e).
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e) Cresta Nord-est.
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- Lunga
e ampia, in gran parte boscosa e senza alcuna difficoltà.
Sul suo prolungamento sorge il paese ora abbandonato di Col
di Favilla 940 m . A q. 1130 passa la mulattiera tra la Foce
di Mosceta e Puntato
(segn. 128, v. 132d). La sella a monte della q. 1411 è
scavalcata dal raccordo alto tra la Foce di Mosceta e
Fociomboli (segn. 129, v. 132e).
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f) Versante Est.
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- Brullo versante, alle cui estreme pendici,
al margine dei prati di Mosceta, fu costruito il Rif.
Pietrapana .
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- Su
di esso si riconoscono: una costola che si ricollega al
tratto alto della cresta NE; un erto avvallamento centrale
proprio al disopra del rifugio; una specie di cresta SE, che
divide dal più scosceso versante meridionale. Si può
salire più o meno dovunque senza particolari difficoltà,
superando un dislivello di 500 m. Innalzandosi, man mano si
dispiega e si slancia la vista sulla
Pania della Croce e sul Pizzo
delle Saette.
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